martedì 4 ottobre 2011

Il lampadario Falkland, disegnato da Bruno Munari nel 1964 per Danese, è stato creato in origine usando una maglia elastica tubolare, prodotta in un calzificio, che prende la sua ormai mitica forma, grazie all'inserimento di alcuni anelli metallici di diverso diametro.

La nascita della lampada è sintomatica dell'estro e del genio di Munari: coinvolgere una fabbrica di calze da donna, per la creazione di uno degli oggetti più conosciuti del design italiano, al mondo.

La lampada Falkland, nella sua confezione, si compatta in pochi centimetri, ma in sospensione è alta più di un metro e sessanta, con un diametro di quaranta, assumendo il suo caratteristico aspetto, detto "forma spontanea", per effetto della gravità.

Il design di Falkland, rappresenta perfettamente lo stile di Munari.

Un concept in senso globale, applicabile al piccolo, come al grande oggetto di arredamento, caratterizzato dalla ricercatezza delle strutture, pur rimanendo essenziali, minimali e di un'estrema semplicità formale.

Così come la Falkland, tutte le altre lampade progettate nei primi anni '70 da Munari, sono si compongono di una struttura interna portante e da esterna, che va a regolare il tipo di illuminazione.

Il lampadario Falkland è l'esempio più famoso di questo tipo di lampade, in cui l'unione tra le due parti, ne determina non solo la forma, ma anche il basso costo, la facilità di montaggio e la praticità di stoccaggio.

Il successo di questo oggetto cult e del suo creatore, è dunque dovuto alla sua semplicità e linearità, oltre che alla logica essenzialità della struttura.

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