martedì 13 dicembre 2011

I must del modernariato

Come ogni moda, se così si può definire il modernariato, anche questo ha i suoi must.

Tra le correnti di design più ricercate, al primo posto c'è il Made in Italy, con i suoi grandi marchi e i suoi grandi artisti.

Dividendosi tra le i vari decenni del Novecento, i complementi di arredo provenienti dagli anni '50 sono quelli più richiesti e che riescono a raggiungere cifre molto alte, sopratutto quando si tratta di pezzi unici.

Infatti per edizioni limitate di designer-artisti come Mollino o Sottas si possono raggiungere addirittura i 100 mila euro.

Molto quotate sono anche le lampade di brand quali Arteluce, Fontana Arte e Arredo Luce, disegnate da grandi nomi del settore come Sarfatti, Ingrand o Lelli.

Altro periodo storico molto gettonato è quello del post-modernismo degli anni '70-'80, con pezzi di Mendini o Pesce.

Oltre al Made in Italy, è il momento del Made in Brasil. In particolare, quello dell'arredamento carioca proveniente da un lasso di tempo che va dagli anni '50 agli '70 e partorito dalle geniali menti di artisti come Rodrigues o França.

Immancabile è anche il design nord europeo pre-Ikea, con le sue linee minimali e i suoi concept geometrici di designer come Jacobsen o Puolsen.

Per un modernariato più alla portata di tutti, o meglio di tutte le tasche, viene in soccorso il low cost che punta tutto sul design di Alessi e sull'elettronica vintage di radio, telefoni, tv e ventilatori.

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